D.P.C.M. 5 dicembre 1997 (1).
Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.
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(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 22 dicembre 1997, n. 297.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI
Visto l'art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995,
n. 447 «legge quadro sull'inquinamento acustico»;
Vista la circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 1769 del 30 aprile
1966, recante i criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle
costruzioni edilizie;
Vista la circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 3150 del 22 maggio
1967, recante i criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli
edifici scolastici;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n.
412;
Considerata la necessità di fissare criteri e metodologie per il
contenimento dell'inquinamento da rumore all'interno degli ambienti abitativi;
Sulla proposta del Ministro dell'ambiente, di concerto con i Ministri della
sanità, dei lavori pubblici, dell'industria, del commercio e dell'artigianato;
Decreta:
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1. Campo di applicazione.
1. Il presente decreto, in attuazione dell'art. 3, comma 1, lettera e),
della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (2), determina i requisiti acustici delle sorgenti
sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici
e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l'esposizione umana al
rumore.
2. I requisiti acustici delle sorgenti sonore diverse da quelle di cui al
comma 1 sono determinati dai provvedimenti attuativi previsti dalla legge
26 ottobre 1995, n. 447 (2).
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(2) Riportata alla voce Sanità pubblica.
(2) Riportata alla voce Sanità pubblica.
2. Definizioni.
1. Ai fini dell'applicazione del presente decreto, gli ambienti abitativi
di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), della legge 26 ottobre 1995,
n. 447 (2), sono distinti nelle categorie indicate nella
tabella A allegata al presente decreto.
2. Sono componenti degli edifici le partizioni orizzontali e verticali.
3. Sono servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi
idraulici, i bagni, i servizi igienici e la rubinetteria.
4. Sono servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento,
aerazione e condizionamento.
5. Le grandezze cui far riferimento per l'applicazione del presente decreto,
sono definiti nell'allegato A che ne costituisce parte integrante.
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(2) Riportata alla voce Sanità pubblica.
3. Valori limite.
1. Al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore, sono riportati in
tabella B i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti
acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne.
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4. Entrata in vigore.
Il presente decreto viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana ed entra in vigore dopo sessanta giorni.
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Allegato A
GRANDEZZE DI RIFERIMENTO: DEFINIZIONI,
METODI DI CALCOLO E MISURE
Le grandezze che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici
sono:
1. il tempo di riverberazione (T), definito dalla norma ISO 3382:1975;
2. il potere fonoisolante apparente di elementi di separazione fra ambienti
(R), definito dalla norma EN ISO 140-5:1996;
3. l'isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT),
definito da:
dove:
D2m = L1,2m - L2 è la differenza di
livello;
L1.2m è il livello di pressione sonora esterno a 2 metri dalla
facciata, prodotto da rumore da traffico se prevalente, o da altoparlante con
incidenza del suono di 45
sulla facciata;
L2 è il livello di pressione sonora medio nell'ambiente
ricevente, valutato a partire dai livelli misurati nell'ambiente ricevente
mediante la seguente formula:
Le misure dei livelli Li devono essere eseguite in numero di n
per ciascuna banda di terzi di ottava. Il numero n è il numero intero
immediatamente superiore ad un decimo del volume dell'ambiente; in ogni caso,
il valore minimo di n è cinque;
T è il tempo di riverberazione nell'ambiente ricevente, in sec;
T0 è il tempo di riverberazione di riferimento assunto, pari a
0,5s;
4. il livello di rumore di calpestio di solai normalizzato (Ln)
definito dalla norma EN ISO 140-6:1996;
5. LA Smax: livello massimo di pressione sonora ponderata
A con costante di tempo slow;
6. LAeq: livello continuo equivalente di pressione sonora,
ponderata A.
Gli indici di valutazione che caratterizzano i requisiti acustici passivi
degli edifici sono:
a) indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra
ambienti (Rw), da calcolare secondo la norma UNI 8270:1987,
Parte 7ª, para. 5.1;
b) indice dell'isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT,w)
da calcolare secondo le stesse procedure di cui al precedente punto a.;
c) indice del livello di rumore di calpestio di solai, normalizzato (Ln,w)
da calcolare secondo la procedura descritta dalla norma UNI 8270:1987, Parte
7ª, para. 5.2.
Rumore prodotto dagli impianti
tecnologici
La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i
seguenti limiti:
a) 35 dB(A)LAmax con costante di tempo slow per i servizi
a funzionamento discontinuo;
b) 25 dB(A)LAeq per i servizi a funzionamento continuo.
Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell'ambiente nel quale
il livello di rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello
in cui il rumore si origina.
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Tabella A
CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
ABITATIVI (art. 2)
+--------------------------------------------------------------+
| - categoria A: edifici a residenza o assimilabili; |
| - categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili; |
| - categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed |
| attività assimilabili; |
| - categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case |
| di cura e assimilabili; |
| - categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a |
| tutti i livelli e assimilabili; |
| - categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di |
| culto o assimilabili; |
| - categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o |
| assimilabili. |
+--------------------------------------------------------------+
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Tabella B
REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI
EDIFICI, DEI LORO COMPONENTI E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI
+---------------+----------------------------------------------+
| Categorie di | Parametri |
| cui alla +--------+-----------+-------+---------+-------+
| Tab. A | Rw (*) | D2m,nT,w | Ln,w | LASmax | Laeq |
+---------------+--------+-----------+-------+---------+-------+
| 1. D | 55 | 45 | 58 | 35 | 25 |
| 2. A, C | 50 | 40 | 63 | 35 | 35 |
| 3. E | 50 | 48 | 58 | 35 | 25 |
| 4. B, F, G | 50 | 42 | 55 | 35 | 35 |
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(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due
distinte unità immobiliari.
Nota: con riferimento all'edilizia scolastica, i limiti per il
tempo di riverberazione sono quelli riportati nella circolazione
del Ministero dei lavori pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967,
recante i criteri di valutazione e collaudo dei requisiti
acustici negli edifici scolastici.
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v. 5.05